Condizionatori in condominio.
L’impianto di condizionamento a livello condominiale è parte comune fino all’ingresso dell’impianto nelle singole unità immobiliari, pertanto le riparazioni da effettuarsi allo stesso rimangono a carico del condominio.
Diversa situazione è quella relativa al singolo impianto che viene realizzato dal condomino nella sua unità immobiliare.
Entrambi i tipi di impianto devono però sottostare alle normative che vengono imposte sia dalle amministrazioni comunali che dai singoli regolamenti condominiali.
Pertanto dovremo prendere in considerazione il decoro dell’edificio relativamente al posizionamento dell’unità esterna (pompa di calore) che dovrà essere posta in modo da non arrecare pregiudizio alle facciate dell’edificio, magari posizionandola sul tetto stesso o in posizione nascosta alla vista.
Un’altra questione è quella relativa alle emissioni sonore dell’impianto che non devono arrecare disturbo ai vicini condomini o agli edifici dirimpettai, meglio farsi fare a tale proposito una relazione elaborata dall’installatore.
Per quanto riguarda lo scarico delle acque di condensa che vengono prodotte dall’impianto, esse devono essere convogliate nell’impianto di scarico comune dell’edificio o dell’appartamento e non come spesso avviene collegandosi con una tubazione ai pluviali (connessione vietata in quanto si va a determinare una variazione di destinazione d’uso su un impianto realizzato per la raccolta delle acque meteoriche).
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